After All è uno dei lavori più recenti di Stefano Pesapane. Una traccia jazz su cui fluttuano suoni leggiadri, di classe. È un'esperienza prima ancora che una canzone: un'esperienza sonora piacevole e intrigante che trasporta direttamente in un universo musicale senza luogo e senza tempo.
La musica nel sangue
Stefano Pesapane è nato a Latina nel 1962; inizia a suonare la batteria all'età di 8 anni, e giovanissimo, a soli 16 anni, inizia a suonare in locali, club e bar. Si perfeziona al St. Louis di Roma (1977-81) e al Berklee College Music, durante l'Umbria Jazz Summer School (1988).
Con i Nightworkers ha trascorso due anni a suonare in giro per il Mediterraneo (Italia, Marocco, Grecia) mentre, nel 1987, si è unito all'orchestra di Rocky Roberts, e successivamente è stato session man per musicisti come Sonny Costanzo, Tony Scott e molti altri.
Dal 1999 vive nei Paesi Bassi, dove continua a suonare la batteria con varie band locali e, allo stesso tempo, produce i suoi brani EDM/jazz inediti.
Nel 2019 ha pubblicato il suo primo album indie autoprodotto "Miles Away", che lo ha portato direttamente in cima alla classifica indie di ReverbNation. L'album è seguito dai singoli Dry Shift e While There Is Time.
Dal 2020 è sotto contratto con la Bentley Records con la quale pubblica i singoli Neon Bends, Powered By The Sun, MamboTambo, Never Say Goodbye, Urban Flow, Changes e After All.
Rara raffinatezza
After All è uno dei suoi lavori più recenti. Una traccia jazz su cui fluttuano suoni leggiadri, di classe. Un'atmosfera intima ed infinitamente rilassante tipica da club che restituisce un senso di rara raffinatezza.
Quello di Stefano è un jazz sperimentale che presenta forti elementi di modernità. Nel brano sono presenti flebili riverberi elettronici, decisamente meno evidenti rispetto a brani come Changes e Neon Bends.
After All è un'esperienza prima ancora che una canzone: un'esperienza sonora piacevole e intrigante che trasporta direttamente in un universo musicale senza luogo e senza tempo.
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