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Remy Reilly "Dirty Work" - L'impatto delle relazioni infedeli


La ventunenne Remy Reilly, cantautrice indie-pop di Dallas, Texas, ha scoperto presto la sua passione per la musica: cantava a soli due anni e a cinque già scriveva canzoni. Ispirata da artisti come James Supercave, Foster the People, ZZ Ward e Local Natives, si distingue come un talento fresco e promettente nella scena alt-pop. Oltre a essere una cantautrice matura per la sua età, suona pianoforte, batteria e chitarra, rendendo i suoi spettacoli, sia in solo che in band, dinamici e unici. Il suo stile musicale versatile e la voce espressiva regalano autenticità e freschezza alle sue composizioni.


Remy ha aperto concerti per artisti come OneRepublic, Joan Osborne, Haley Reinhart e Marc Rebillet, e si è esibita in festival prestigiosi come SXSW, Bluebonnet Festival e Gathering Music Festival. Vincitrice del premio Best New Act ai Dallas Observer Awards, ha ricevuto quattro nomination ed è stata recensita da testate come Dallas Observer, Texas Lifestyle Magazine e Paper City Magazine. Il suo EP "Avalanche", prodotto da Matt Pence e Sarah Jaffee, esplora le sfide della crescita con brani accattivanti e una ballata toccante.


Il suo ultimo singolo Dirty Work è una traccia profondamente personale che esplora l'impatto delle relazioni infedeli e la conseguente paura dell'intimità. Guidata dalla voce intensa e piena di sentimento e dalla scrittura avvincente di Reilly, offre una potente narrazione sull'autostima e la resilienza emotiva.


"Dirty Work è come il mio diario personale. È una canzone sulla paura dell'intimità, sulla paura di non essere abbastanza e sul confronto con gli altri. Ho scritto questa canzone quando ero in un momento buio del mio viaggio verso l'amor proprio, e spero che conforti gli altri che condividono le stesse lotte e li aiuti a realizzare che siamo tutti degni di amore" racconta la giovane artista.



 



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