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Immagine del redattoreEmanuele

Havok “Rorschach” - Un viaggio metal negli abissi



In "Rorschach" c’è tutto: un universo metal che abbina headbanging e meditazione, sounds psichedelici con paesaggi sonori melodici e malinconici; il tutto in un’atmosfera ombrosa e affascinante che esplica bene la potenza e la portata del messaggio dell’album




Nascita ed evoluzione degli Havok


Nato nel 2003 nel sud della Svezia, Havok ha sempre cercato di allontanarsi il più possibile. L'evoluzione dai fondamenti e il non stabilirsi mai hanno reso la musica una forza da non sottovalutare.


Havok è ora un gruppo di due musicisti con Mahan Haddad (Ahmadi) che si occupa di chitarre, basso e tastiera mentre Johan Cronqvist è impegnato a suonare la batteria e scrivere arrangiamenti orchestrali.


Una metafora sull’esistenza


Con "Rorschach", gli Havok tornano alle loro radici death metal.


In effetti, "Rorschach" è la continuazione di ciò che hanno iniziato quasi vent'anni fa. Un viaggio di riflessione, lastricato di lotte di esistenza e di sfida. Cos'è la realtà, se non una macchia d'inchiostro sulla tela nera, come la pece dello spazio e del tempo?


Le prime canzoni registrate sono state completate alla fine del 2018. A quel punto stavano finendo l'EP "Imago", ma hanno deciso che volevano che la loro prossima uscita fosse un album completo. Dalla rinascita di Havok nel 2016, hanno quindi lavorato su canzoni che onorassero la loro eredità pur continuando a portare qualcosa di nuovo.


L'album è un omaggio alla dualità, all'opposizione e all'occhio di chi guarda; come l'equilibrio del mondo risieda in due cose apparentemente identiche.


L’album oltre a disegnare paesaggi sonori oscuri è prima di tutto una metafora sull’esistenza, sull’aspetto ineffabile della realtà, dell’essere e di tutto l’esistente, un’opera che scava a fondo fino a fare male, ma è un dolore saggio, vero, autentico che suona quasi consolatorio in quanto deriva da un sapere profondo, interiore, da una capacità di guardare oltre e afferrare i sub significati nascosti di ciò che ci circonda e della vita stessa. Nelle liriche di Rorschach vengono affrontati temi nichilistici come il mal di vivere, il dolore, la morte, la melanconia e la funzione demoniaca del tempo.


“Restlessness keeping me awake

An ache to deliver, to prevail

While Infinity slithers like a snake

Breathe out, inhale


Try escaping the void

To never be forgotten

I will fade like a bad polaroid

Discarded, cursed and rotten


My white whale is my legend

The one I chase to the edge

The one I never reach

The grey man on the ledge.


So I turn to the stars

Thinking we’re all stellar trash

We burn hot and die fast

Residue of cosmic ash


At that fathomless depth

Where everything is black

I catch a glimmer

And a gleam glances back


As it is said

if you stare into the abyss

invite the demons to your bed

it's a strange kind of bliss


What will remain

when my body is dust

everything and nothing is in vain

I'll shed my human crust


My legend will fade

But so will all

As my time comes to a halt

Nothing is unmade


At that fathomless depth

Where everything is black

I catch a glimmer

And a gleam glances back


As it is said

if you stare into the abyss

invite the demons to your bed

it's a strange kind of bliss


What will remain

when my body is dust

everything and nothing is in vain

I'll shed my human crust


My legend will fade

But so will all

As my time comes to a halt

Nothing is unmade


Oh, white whale

Return to me again

Diamond skin so pale

Come relieve my pain


Oh, white whale

satisfy my cruel needs

The river in my barren vale

In my soil plant your seeds


Restlessness keeping me awake

An ache to deliver, to prevail

While Infinity slithers like a snake

Breathe out, inhale


Try escaping the void

To never be forgotten

I will fade like a bad Polaroid

Discarded, cursed and rotten


Oh, white whale

Return to me again

Your diamond skin so pale

Come relieve my pain


Oh, white whale

satisfy my cruel needs

Be the river in my barren vale

In my soil plant your seeds”


"L'irrequietezza mi tiene sveglio

Un dolore da consegnare, da prevalere

Mentre l'Infinito striscia come un serpente

Espira, inspira


Prova a scappare dal vuoto

Per non essere mai dimenticato

Sbiadirò come una cattiva Polaroid

Scartato, maledetto e marcio


La mia balena bianca è la mia leggenda

Quello che inseguo fino al limite

Quello che non raggiungo mai

L'uomo grigio sulla sporgenza.


Quindi mi rivolgo alle stelle

Pensando che siamo tutti spazzatura stellare

Bruciamo e moriamo velocemente

Residuo di cenere cosmica


A quella profondità insondabile

Dove tutto è nero

Colgo un barlume

E un bagliore guarda indietro


Come si dice

se guardi nell'abisso

invita i demoni nel tuo letto

è uno strano tipo di beatitudine


cosa resterà

quando il mio corpo è polvere

tutto e niente è vano

Perderò la mia crosta umana


La mia leggenda svanirà

Ma così sarà tutto

Quando il mio tempo si ferma

Niente è disfatto


A quella profondità insondabile

Dove tutto è nero

Colgo un barlume

E un bagliore guarda indietro


Come si dice

se guardi nell'abisso

invita i demoni nel tuo letto

è uno strano tipo di beatitudine


Cosa resterà

quando il mio corpo è polvere

tutto e niente è vano

Perderò la mia crosta umana


La mia leggenda svanirà

Ma così sarà tutto

Quando il mio tempo si ferma

Niente è disfatto


Oh, balena bianca

Torna di nuovo da me

Pelle di diamante così pallida

Vieni ad alleviare il mio dolore


Oh, balena bianca

soddisfare i miei crudeli bisogni

Il fiume nella mia valle sterile

Nella mia terra pianta i tuoi semi


L'irrequietezza mi tiene sveglio

Un dolore da consegnare, da prevalere

Mentre l'Infinito striscia come un serpente

Espira, inspira


Prova a scappare dal vuoto

Per non essere mai dimenticato

Sbiadirò come una cattiva polaroid

Scartato, maledetto e marcio


Oh, balena bianca

Torna di nuovo da me

La tua pelle di diamante è così pallida

Vieni ad alleviare il mio dolore


Oh, balena bianca

soddisfare i miei crudeli bisogni

Sii il fiume nella mia valle sterile

Nella mia terra pianta i tuoi semi”


White Whale è forse il testo che forse esprime in maniera più significativa la filosofia di Rorschach. Con uno stile raffinato e una lirica poetica da paroliere di alto lignaggio, il testo degli Havok ci invita a una profonda riflessione. Attraverso la metafora della balena bianca si riflette sul senso di finitudine dell'essere al cospetto dell’infinitamente grande dello spazio-tempo cosmico. Si affronta il tema dell’oblio dell’essere in seguito alla prova finale a cui è destinato l’uomo, ovvero la morte. Una poesia dell’esistenza e della necessità universale carica di simbolismi ed eleganti metafore che ci tocca nel profondo e ci innalza spiritualmente ed intellettualmente.


Rorschach: headbanging e meditazione


"Rorschach" è un album con tonalità grevi e scure tipicamente death metal. Un ritmo forsennato con percussione dirompente e chitarre elettriche indiavolate, talvolta nelle intro dei brani vi sono influenze psichedeliche, a volte si scorgono in maniera latente sonorità di provenienza orientale. Un tema ricorrente in tutto l’album è dato da bridge che spaccano in due le canzoni, andando a determinare una struttura melodica particolare; quasi tutte le otto tracce dell’album hanno una durata superiore ai cinque minuti, Mercury Mirros arriva addirittura a nove, ed è proprio qui che si riscontra una sorta di “più canzoni in un unica canzone”: la traccia infatti attraversa diverse fasi, dopo una partenza decisamente aggressiva ecco che verso il terzo minuto la canzone cambia pelle, assumendo tempi molto più lenti con una maggiore espressività drammatica e malinconica, una fase intermedia che spacca la canzone in più tronconi, un'intro dinamica, una seconda fase lenta e malinconica, una terza fase caratterizzata di nuovo da ritmo aggressivo e cantato growl, e infine una parte finale più riflessiva con riff cantato a voce “pulita”.


Uno stile decostruzionista ricorrente nell’intera opera, in grado di generare un intenso ed efficace gioco di tensione.


In questo album c’è tutto: un universo metal che abbina headbanging e meditazione, sounds psichedelici con paesaggi sonori melodici e malinconici, il tutto in un’atmosfera ombrosa e affascinante che esplica bene la potenza e la portata del messaggio all'interno dell’album.



 






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