I Gevende sono un viaggio musicale senza confini, un incontro tra il progressive rock, la fusion, la world music e la psichedelia. Formatisi a Eskişehir nel 2000 come cover band, hanno rapidamente trovato la loro voce unica, rinascendo nel 2003 con il nome attuale. La loro particolarità non sta solo nel sound, che fonde la tradizione musicale anatolica con strutture sperimentali e improvvisazioni, ma anche nei loro testi: un linguaggio inventato, fluido e in continua trasformazione, che cambia a ogni esibizione, rendendo ogni concerto un’esperienza irripetibile.
Nel corso degli anni, i Gevende hanno esplorato territori sonori sempre nuovi, pubblicando album che ridefiniscono costantemente la loro identità musicale. Hanno calcato i palchi di festival e club in tutto il mondo, portando il loro suono psichedelico dalla Turchia all’Europa e oltre. Una delle loro avventure più leggendarie è stato il viaggio intrapreso nel 2006, da Istanbul al Nepal, un’esperienza che ha lasciato un’impronta profonda nella loro musica e nella loro visione artistica.
Dopo aver celebrato il loro 20° anniversario con un concerto memorabile all'inizio del 2024, la band è tornata in studio per lavorare su nuova musica. E il primo assaggio di questo nuovo percorso è arrivato il 14 marzo con l’uscita di Düş, una fusione ipnotica tra rock progressivo e melodie anatoliche, in cui la tromba si intreccia con atmosfere oniriche e una voce che sembra sussurrare un racconto antico e misterioso. La canzone si sviluppa come un sogno ad occhi aperti, un crescendo emotivo che parte dall’ombra per aprirsi alla luce, lasciandoci sospesi tra nostalgia e speranza.
Il testo di Düş esplora il ciclo della vita e della trasformazione. La "caduta" simboleggia il passaggio del tempo e delle difficoltà, mentre il mondo che "passa attraverso" esprime impermanenza. Il dolore persiste, ma ogni inverno lascia spazio alla primavera, suggerendo speranza e rinascita.
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