Arumbo non aveva alcun significato quando è nato nel 2015, negli anni si può descrivere come il risultato di una ricerca artistica e musicale di Marta Meix Garcia (Barcellona) e Jonas Mertens (Bruxelles) ispirata dalle esperienze, dall'apprendimento e dai sentimenti di questo bel processo che è la vita.
E proprio come la vita, Arumbo ha attraversato diverse fasi. Attualmente sta preparando un'opera più introspettiva e molto personale chiamata "Mirada Transversal", un invito a connettersi con questo misterioso spazio di spiritualità che tutti portiamo dentro.
In precedenza, nel 2018 Arumbo ha realizzato il suo primo album "Camino de Vuelta", una fusione di reggae e rumba con influenze mediorientali; il mix si traduce in una musica ballabile che inonda di positivismo i palchi che calpestano. Dal 2015 hanno eseguito più di 200 concerti tra Belgio e Spagna, in luoghi importanti come il Polé Polé, Plazey, Ottertrotter, Lasemo, Wakana Reunion, Cruïlla festival e Fes Chapeau. Il loro secondo lavoro è stato nel 2022 con l'EP "Transiro", dove hanno valorizzato diverse collaborazioni della loro carriera con Jah Chango, Chicos y Mendez e La Pegatina. A seconda dell'ambientazione e delle circostanze, ha proposte più intime o più festive, o un misto delle due, creando sempre dal cuore e dal momento della vita in cui si trovano, valorizzando il messaggio e le persone con cui lavorano.
Río Rojo è la seconda canzone del prossimo album "Mirada Transversal" e inizia con un'armonizzazione dell'artista indigeno colombiano Jairo Palchukan con Wayra - lo spirito del vento.
Si tratta di un omaggio al sangue che ogni mese le donne lasciano andare dai loro corpi per tornare alla terra, questo fiume rosso di saggezza e potere, di vita e morte con cui vivono questi corpi che possono gestare la vita dentro. E un saluto e un grazie a questa maestra d'argento che si fa vedere alcune sere e che ci accompagna scandendo il ritmo di questi cicli.
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