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Ameliarose “Goliath” - Straordinaria vitalità tra dolore e follia

Ameliarose è una poetessa, cantautrice e cantante diciannovenne di New York. La sua opera è caratterizzata da testi audaci e sinceri, pianoforte tagliente, armonie organiche complesse e poesia da slam. Con una produzione intensa, sentita, poetica e malinconica, la voce di Ameliarose si staglia in un'atmosfera affollata.

Le sue canzoni sono autoprodotte e auto registrate, ispirandosi agli amori di una vita, Fiona Apple, Arlo Parks, Jeff Buckley, St. Vincent e Hole.

“Goliath” è il suo singolo più recente: difficilmente inquadrabile in un genere ben definito si distingue dai suoi lavori precedenti per uno stile nettamente più dark. Sounds ipnotici trasportano l’ascoltatore facendogli vivere un'esperienza multisensoriale in cui spicca tutto il talento compositivo dell’artista newyorkese ed una notevole estensione vocale, apprezzabile soprattutto durante il ritornello.

La timbrica squillante unita a sonorità gravi conferiscono al brano un'aura di ombroso mistero che dà la sensazione di celare nell’ignoto qualcosa di oscuro, di non conoscibile se non tramite un ascolto profondo e contemplativo. L’accelerazione del ritmo dopo l’intro sfocia in una perdita di controllo dove un grido di dolore sembra fondersi con la follia.

Il testo parla di una forza superiore utilizzando la metafora di Golia come un pesantissimo macigno asfissiante; un enorme fardello che fa male e fa soffrire ma che alla fine viene respinto da un energico sfogo e da un “cuore folle” che rompe gli schemi.



 

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